Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

mercoledì, aprile 26

Venerdì sera sono stato al COVO a Bologna a vedere il concerto delle canadesi ORGAN. Sono una band formata da 5 ragazze poco più che ventenni, dichiaratamente lesbiche e arrivate alla ribalta mondiale grazie all’inserimento del loro brano “Brother” (lo puoi scaricare qui) nella colonna sonora del telefilm lesbo-cult “The L world”.

A parte i problemi più classici del COVO (acustica non troppo perfetta, caldo infernale, fumo selvaggio e invadente, troppa gente stipata come pecore) il concerto è stato una vera sorpresa.
Le 5 ragazze suonano da anni, ma non erano mai arrivate in Italia. Anche il loro unico disco “Grab that gun” del 2004 è praticamente introvabile nei negozi. Nonostante questo è bastata una segnalazione del concerto sul forum di “The L World” e la serata si è rivelata un evento: grande folla (tanto che alcuni miei amici non sono riusciti ad entrare).

Sul palco le ORGAN sono bellissime e timide. Non sorridono mai e restano perfettamente ferme, immobili con la stessa espressione per tutta la durata del concerto. Anche la cantante, Katie Sketch, ha una voce incantevole ma è decisamente algida e poco propensa a comunicare con il pubblico se non con lo strumento canzone. Niente ammiccamenti alla platea di lesbiche adoranti, niente discorsetti (solo qualche sparuto “Thank You”), non c’è stata neanche la presentazione delle colleghe che sarebbe stata gradita visto che la batterista era totalmente nascosta e praticamente invisibile.

Ma veniamo alla sensazione che queste deliziose ragazze mi hanno lasciato. E’ stato fantastico! E’ stato come quando trovi alla fine di un cassetto una vecchia foto o qualche vecchio oggetto dimenticato che ti riporta indietro nel tempo e per pochi interminabile secondi torni a sentire le emozioni, gli odori, la realtà di allora.
Le ORGAN suonano una musica assolutamente retrò, completamente e sfacciatamente new wave anni ’80. E’ come se queste ragazzine avessero trovato in giardino una scatola con dei spartiti scritti da Morrissey e dai Cure insieme, dopo una serata a parlare della vita, del futuro, dell’amore. Ovviamente Morrissey e Robert Smith di allora, si intende!
Anche i suoni sono diretti, grezzi, con un impellente bisogno di essere suonati qui ora e senza tante storie. Le chitarre decise, le linee di basso asciutte, la batteria secca e metronomica, le tastiere impalcabili e ossessive.
Ebbene mi sono fatto trasportare per 45 minuti al 1984, quando avevo più illusioni e speranze, quando tutto poteva sembrava possibile e a portata di mano, quando si aveva la certezza che tutto, prima o poi, avrebbe trovato la sua via.
Ho cannibalizzato l’energia di queste ventenni che sono riuscite a fare un fotografia con i suoni. Qualcosa che immortala per sempre un periodo, un momento, un giro di volta. Ho assaporato la dolce sensazione che tutto può tornare e niente va perduto. Nello stesso modo in cui una canzone è riuscita a fare tutto questo forse ci sarà anche qualcuno in carne e ossa che possa farti tornare adolescente, innamorato, spaventato ma pronto a rischiare.

Ok, il calendario non è dalla loro parte e obbiettivamente le signorine arrivano con circa vent’anni di ritardo. Ed è per questo che sono sulla buona strada per essere delle mie nuove icone! Grazie ORGAN!

giovedì, aprile 20

Oggi farò un discorso difficile, e non so se riuscirò a spiegarmi come si deve.

Qualche sera fà è passato a prendere un caffè un ragazzo con cui avevo “pasticciato” qualcosa qualche anno fa, appena arrivato a Bologna. Pur sentendoci ogni tanto non ci eravamo mai più visti. Lui da due anni vive una importante relazione con un altro ragazzo, che solo l’altra sera ho conosciuto.

La cosa mi ha turbato. Sia chiaro: sono felice per loro e sono una bellissima coppia. Il turbamento nasce dal fatto che all’epoca delle nostre frequentazioni avevo avuto ben altra impressione da lui: non mi sembrava tipo da storie, mi sembrava scostante e interessato solo all’aspetto sessuale e quasi a disagio fuori dal letto. E quindi mi chiedo sono così cieco e veramente non riesco andare oltre le apparenze? Chissà quanti altri (e un nome su tutti) sono stati da me allontanati in virtù della mia poca predisposizione verso l’altro? Quanto sono bravo ad arrivare da solo alle conclusioni? Quanto giudico basandomi solo su piccoli indizi o sensazioni? Mi sono chiesto se sono veramente pronto a correre dei rischi e a prendermi la responsabilità di costruire la storia con qualcuno o vorrei “tutto e subito”. Credo sia così, haimè. E così si spiega il profondo senso di invidia che ho provato a vedere questa bellissima coppia che adesso si stà, giustamente, meritato il loro “tutto e subito” fatto di casa nuova appena comprata, complicità, passioni e hobby in comune etc etc
Ha ragione la mia analista quando mi dice che qualsiasi storia d’amore che io deciderò di portare avanti sarà un dramma e una sofferenza per i prime mesi: perché io vorrei il “tutto e subito” senza mettere in cantiere che questo vada costruito. Cazzo!

Quando sono andati via da casa mia ho cominciato a chiedermi perché tra noi non aveva funzionato? Chi aveva gettato la spugna per primo? Quali atteggiamenti mi avevano allontanato? Domande del genere!
Ma le cose non vanno mai come vorremmo e non annoveriamo oggi grandi chiavi di lettura che ci dotino di un senso retroattivo verso le cose successe quei giorni.

Ripeto io non voglio “lui”! E’ un discorso generale nei confronti di tanti soldati che ho deliberatamente ammazzato nella mia personale “guerra con me stesso”. Guardando indietro la mia vita sentimentale è tutta un' opera inconclusa, una quantità di energia che si dissipa, un mazzo di idee false, un miraggio collettivo che non sa assumere seriamente le sue sfide.

Sempre la solita storia. Io mi tiro indietro impaurito dal fatto che qualcuno manifesti interesse nei miei confronti. Ecco la verità. Pronto a corriere dietro a chi non mi vuole. E il fatto che il mio amico abbia un altro che lo rende felice (e ripeto…sono contento di questo), non fa altro che alimentare questo mio malsano bisogno di sentirmi rifiutato, non voluto, e in qualche modo alimenta i miei sentimenti masochisti e i miei ormai famosi pensieri disfunzionali. Al punto che mi chiedo se tutte queste continuità di approccio e di gestione dei sentimenti, non mi parlino della inesauribile capacità di persistenza di quanto per comodità chiamiamo "la realtà". Voglio dire che ormai questa è la mia “realtà”, so di essere “fatto cosi” e ormai sono quasi disilluso e non credo di riuscire a cambiare. Credo di conoscermi e questa consapevolezza è quasi orgogliosa di sè, ma anche sprofondata nella rassegnazione e nel timore della dissoluzione.

Una serata come quella dell’altra sera per me è lacerante perché mi dimostra quanto stò perdendo per strada, quanto mi stò deliberatamente negando da solo, quanto "tutto questo non sia servito a niente" e che ancora mi ritrovi ad essere lo stesso Matteo di 4 anni fa!

mercoledì, aprile 19

Riflessione del giorno: come si fa a spiegare che tanto lo so che sarà una casualità a cambiarmi la vita ma che nel frattempo non posso smettere di provare a provocarla...questa casualità?!

Incognita della settimana: il TG5 di sabato nel corso dello stesso servizio sul ponte pasquale diceva che: “le grandi città si sono svuotate” e dopo qualche minuto che “le città d’arte si sono riempite”. Ma se prendiamo Roma… cosa ha fatto: si è riempita o si è svuotata?

Film che ho visto (e che avrei fatto meglio a stare a casa): “the Fog” e “Inside Man”.

venerdì, aprile 14

Oggi sono in ferie. Infatti vi scrivo da un internet point sotto casa dove credo di essere l'unico italiano. L'unico ad avere una pelle pallida e fuori stagione. L'unico a non avere nessuno che non veda l'ora di vedermi attraverso la cam.

Quindi onoro le mie ferie e vi riposrto solo il mio oroscopo pubblicato oggi sul sito di internazionale:

Vergine (23 agosto - 22 settembre)
Il giorno del terzo anniversario dell'invasione americana dell'Iraq ci sono state molte manifestazioni di protesta. Ma sono state deboli, più simili a dei picnic domenicali che alle grandi manifestazioni del 2003. A New York c'era solo un migliaio di persone, a Washington trecento. Dalle mie parti c'è stata una manifestazione insignificante: la guidavano due ottantenni su uno scooter, che mangiavano biscotti e cantavano This little light of mine. Sono rimasto sconvolto dalla mancanza di passione, soprattutto perché oggi la stupidità di quella guerra è ancora più evidente di quanto non lo fosse all'inizio. Non permettere che un'apatia simile comprometta la tua battaglia per la giustizia, Vergine. In futuro devi raddoppiare la tua onesta e ingegnosa rabbia.

mercoledì, aprile 12

Stasera vado alla festa in piazza Maggiore a Bologna per la vittoria del CentroSinistra. Su tom-online hanno giustamente scritto: “Se qualcuno oggi se la sente di cantar vittoria ha tutta la mia invidia, io proprio non ce la faccio. Se poi si mette anche a sventolare bandiere e a stappare champagne come se questo fosse stato un trionfo, sono imbarazzato per lui. Perché io oggi ho soltanto tirato un sospiro di sollievo, ecco.”

In quanto gay mi chiedo se stasera Prodi dirà qualcosa in merito alle unioni di fatto o qualcosa rivolto all'elettorato GLBT. Ha vinto la sinistra e quindi mi aspetto una posizione diversa da quella della destra (di cui allego un riassuntivo manifesto elettorale). Lo so che non potrà dire niente di vincolante, ma che ci riconosca come elettori e ci faccia sentire parte di un progetto.

Basterebbe qualcosa anche di poetico e poco politico ( e compromettente) del tipo: “In Anna Karenina, Tolstoj dice che ci sono due tipi di matrimoni – quelli felici e quelli infelici. Questa è l’unica differenza che dobbiamo cercare di superare e BASTA parlare di coppie etero e gay, coppie normali e coppie di fatto: siamo tutti uguali cittadini, con gli stessi diritti”. Si, OK… smetto di sognare!

Però veramente mi aspetto che anche per la comunità GLBT ci siano stasera parole di ringraziamento. Servirebbe a “sdoganarci”. In Italia lo status sociale delle relazioni gay non è regolamentato, anche se ormai se ne discute da anni.La maggior parte degli italiani (almeno il 49% dell’Italia che ha perso le elezioni) non riesce a immaginare la passione tra due persone dello stesso sesso.
Nonostante la loro pessima reputazione, i matrimoni etero sono ancora prevalenti, anche se alcuni sono più noiosi di una fiction televisiva. E in loro nome ci indigniamo per i matrimoni omosessuali.

Ecco stasera spero che Prodi dica qualcosa di sinistra. Domani vi racconterò.

martedì, aprile 11

IL PAESE E’ DIVISO PERFETTAMENTE A META’!
Strano paese l’Italia! I sofferti risultati elettorali non fanno altro che confermare quanto il nostro paese, la nostra società e la nostra politica siano surreali.

Alcune considerazioni:
1) il Centro-sinistra deve ringraziare per al sua “vittoria_quasi_pareggio” proprio il maggioritario e gli italiani all’estero voluti dal centrodestra. E vabbe', risicatissima vittoria...pero' che sfizio...
2) Io ho molteplici interessi e vari impegni sociali: lavoro, faccio la spesa, mi sposto con i mezzi pubblici. Perché non ho mai incontrato tutto questa mandria di forza italici?? Dico sul serio! Non mi scandalizzo che Nexus abbia toppato, anzi li capisco. Anche il mio “sentore sociale” mi diceva che percentualmente i sinistrorsi erano in forte maggioranza. E ripeto che non parlo solo dei miei amici (sarebbe scontato) ma anche delle chiacchere da popolo che si sentono in treno, in fila alla posta, dal panettiere! No me lo aspettavo, ecco tutto.
3) Gli analisti si stupiscono di questo pareggio assoluto. Ma in fin dei conti, lo abbiamo voluto. Una legge della par condicio che imponeva lo stesso minutaggio, le stesse luci, le stesse inquadrature, le stesse domande. I programmi politici dei due schieramenti che si sono assestati su posizioni “centriste”, di comodo e populiste rendendo di fatto i due schieramenti il riflesso dello stesso specchio.
4) Anche se il responso degli elettori non coincide con i desideri dei partiti, il messaggio scaturito dalle urne è abbastanza chiaro. Non è vero che non esiste una maggioranza dopo questo voto, anzi le possibilità di maggioranza sono diverse, spetta ai partiti superare la prova di maturità che gli elettori hanno posto loro.

Staremo a vedere…..

PS: per i curiosoni io ho votato RIFONDAZIONE COMUNISTA sia alla camera che al Senato! Tièèèè

lunedì, aprile 10

Sabato sera sono stato a casa della mia amica Patrizia e abbiamo fatto le due a forza di compilare i test delle riviste.
Tra i tanti risultati uno mi ha fatto riflettere. Secondo i risultati di un test di “PSYCOLOGIES”, io sarei assolutamente insoddisfatto del mio aspetto, tanto che sarei pronto ad un intervento di chirurgia estetica.

Li per li ho fatto una risata ma poi ieri durante il viaggio tra Padova e Bologna ho ripensato a quanto effettivamente mi piaccio o pure no. Chi mi conosce sa che ho un’autostima pari allo zero e avrà già capito la risposta scontata. Però mi sono fermato a bere un caffè al Mottagrill e mi sono guardato intorno. Sarà che era domenica, sarà che la primavera aiuta, sarà che c’erano le lezioni in corso ma sono rimasto sorpreso della bellezza italica. Vi assicuro che mi sono messo buono buono in un angioletto e ho guardato il via vai di persone. Ho visto donne splendide, veramente in gran spolvero di trucco e parrucco. Per compiacere ai loro uomini, per i quali l’aspetto fisico probabilmente conta molto, molte donne si trasformano in top model. Ho visto Giselle mangiarsi un Icaro e Claudia Schiffer in fila per un decaffeinato. Anche i look erano curatissimi: io mi ricordavo che per una gita in macchina fuori porta ci si metteva tuta ginnica e maglietta larga. Io ho visto solo donne stritolate da jeans e vestititini stra-aderenti, e tantissimi uomini in giacca, anche ragazzetti tredicenni che ancora non riescono non sanno come è fatta una donna (o un uomo, a seconda delle preferenze sessuali).

Un po’ lanciato su questi ragionamenti una volta uscito dall’autostrada ho fatto caso ai negozi che incrociavo sulla mia strada. Parrucchieri contro panetterie: vincono i primi 5 a 2. A proposito di bene necessari!

giovedì, aprile 6

Non voglio neanche commentare l’offesa di Berlusconi, dandoci del coglione.
Aspetto solo il titolo de “il Manifesto” di martedì dopo la vittoria del centro sinistra che potrebbe recitare “Sbattuto fuori dai coglioni”.

Ma voglio parlare della sua ultima sparata alla fine del faccia a faccia: tagliare l’ICI. Secondo me questa panzana fuori dalla realtà stà a significare una sola cosa: Berlusconi si è convinto che ormai perderà le elezioni e ha già iniziato la sua opposizione. Tutto sommato è pure geniale nella sua follia.
L’Ici Non può essere eliminata, l’introito di questa tassa è fondamentale. Essendo ormai certo di perdere ha fatto questa enorme sparata certo di non doverla mai attuare. Nel momento in cui dovrà fare opposizione al prossimo governo di sinistra, avrà già pronto il suo nuovo ritornello populista: “Se avessi vinto io la pressione fiscale sarebbe meno onerosa senza l’Ici”. Verosimilmente con la vittoria della sinistra non credo che le sorti economiche del paese cambieranno radicalmente: continuerà ad esserci la svalutazione dell’euro, problemi di bilancio, disoccupazione. Insomma un clima in cui un ritornello come quello sopra riportato… potrà essere d’effetto per tutta quella fetta di elettorato che non si riconosce negli ideali né di destra né di sinistra, ma è unita solo dal malessere e dal malumore e quindi sempre in cerca (e speranzosa) dell’alternativa di governo rispetto a quello attuale, di qualunque corrente esso sia.

martedì, aprile 4

Petra Magoni e Ferruccio Spinetti dovevano partecipare all’ultimo Festival di Sanremo, tra la categoria “giovani”. Sono stati esclusa, forse perché il loro genere musical/vocale era simile ad un altro partecipante: Ivan Segreto.
Non si sono affatto abbattuti e il 31 marzo è stato pubblicato il loro doppio disco: “Musica Nuda 2” che segue, a distanza di due anni, il precedente “Musica Nuda” del 2004.

Il disco è pubblicato da FANDANGO che si stà rapidamente imponendo per la sua produzione di libri/film/dischi mai banali e sempre attenti a nuove ricerche espressive.
“Musica Nuda 2” in Francia ha già riscosso un grande successo già in prenotazione: circa 7mila copie, quinto posto della classifica jazz.
Come nel precedente il duo ri-elebora grandi classici (da arie liriche famose a “Splendido splendente” di Rettore), affidandosi quasi esclusivamente alla particolarissima voce di Petra e al contrabbasso di Ferruccio, esattamente come nel precedente disco.

La novità di questa nuova produzione consiste in alcune tracce inedite scritte anche da Magoni e Spinetti (''Dindiandi'', ''Il cacio con le pere'', ''Le due corde vocali'' ''Sirene'', ''Anninnia'', ''5+7'', ''Pensieri di niente'') e, soprattutto nel secondo disco, la presenza di ospiti famosi: Mario Tronko (anch'egli Avion Travel e direttore dell'Orchestra di Piazza Vittorio), Stefano Bollani (grande pianista jazz e marito di Petra), Fausto Mesolella, Avion Travel, Mirko Guerrini, Monica Demuru, Nico Gori e il trombettista francese Erik Truffaz.

Ancora una volta, come suggerisce il titolo, il duo intraprende una ricerca di una primigenia e assoluta purezza. Protagonista assoluta di "Musica Nuda 2" è la voce, quella voce che assieme alla raffinatezza e modernità degli arrangiamenti ha sempre rappresentato il punto di forza della nostra. L’ho conosciuta grazie ad un concerto dal vivo al “caffè Mamolo” a Bologna e sono rimasto assolutamente rapido dall’estensione vocale e dalla limpidezza della sua voce. Ma per quanto mi riguarda ho paura che forse stavolta si punta troppo sulla sua voce: un disco come questo, è sì pieno di belle melodie e di arrangiamenti fascinosi, ma lentamente sembra trascinarsi in soluzioni senza via d'uscita ripetendosi continuamente. E ci viene a mancare la cosiddetta sperimentazione che, grazie all’effetto sorpresa, nel primo disco mi sembrava più importante.
A scongiurare il pericolo di un album eccessivamente autocelebrativo, avrebbero potuto contribuire le "altre" voci presenti, che però vengono usate solo come background vocals.
E per l'insieme di tutte queste considerazioni che "Musica Nuda 2" non può e non deve essere considerato un disco brutto o mal riuscito, ma neanche chissà quale capolavoro: è il classico disco che ti aspetti da Petra Magoni, ostico alla vendita, ostico per il marketing, ostico per le giurie del Festival di Sanremo ma facilmente digeribile e per nulla spiazzante per un pubblico che da tempo la segue.

Certo che Petra Magoni merita di essere vista dal vivo, la sua giusta dimensione in quanto contribuisce con un ottima presenza scenica e teatrale a compensare la freddezza, che alla lunga, il disco tende a suggerire.

Prossime date italiane:04-04-06 Roma La Palma Club/05-04-06 Modena Baluardo della Cittadella/ 08-04-06 Predappio (FC) Teatro Comunale /12-04-06 Napoli Cinema Modernissimo /19-04-06 Genova Sala Mercato / 20-04-06 Milano La Salumeria / Torino Folk Club 011/537636

Voto: 3 stelline (su cinque)

lunedì, aprile 3

Venerdì sono andato a sentire il concerto dei BAUSTELLE all’Estragon a Bologna.
L'apertura del live coincide con quella dell'ultimo lavoro, la strumentale "Cronaca nera", e si continua con il mio pezzo preferito “i Provinciali”. A sentire le richieste del pubblico, si direbbe che sono in pochi i fan dell'ultima ora tra i presenti. I più aspettano infatti le canzoni dell'esplosiva opera prima "Sussidiario illustrato della giovinezza", ritenuta da certa stampa il punto di riferimento per la crescita del nuovo pop d'autore italiano. Ma sono le perle più recenti a tenere banco, come "Sergio" e il singolo "La guerra è finita", “Revolver”, “il Corvo Joe”, “Un romantico a Milano”, “A vita bassa” tutte da "La malavita".
La chiusura della serata è affidata a "Gomma" e alla richiestissima "Canzone del riformatorio", entrambe dal disco d'esordio.
Il punto più alto, forse proprio per effetto sorpresa, è stata la cover di “Per una bambola” dell’icona pop per eccellenza Patty Pravo, assolutamente stravolta nella sua musicalità per renderla un pezzo rock.
Francesco e Rachele dal vivo sono assolutamente perfetti e, soprattutto lui, riescono a riprodurre quei continui cambi di registro e di tonalità della loro particolarissima voce. Lui assolutamente snob (ma non di quelli arroganti, piuttosto un po’ di quelli timidi), nei movimenti, nel distaccato modo di cantare, nel look. Rachele è veramente bellissima, una vera dark lady, piegata con fare dissociato nella sua tastiera.

Concerto molto intenso e ottimamente suonato, bella atmosfera e grande talento. Una volta chiarito che il concerto è stato ottimo, passo ad un ulteriore livello di lettura.
Da venerdì sera penso che i BAUSTELLE sono riusciti a creare un meraviglioso e complicatissimo equilibrio instabile. Pensavo che questa “casetta di carte” dal vivo avrebbe ceduto… e invece, il botto! La cosa difficile sarà far durare questo equilibrio, senza cadere da una parte o dall’altra (e la vedo dura).
Cosa intendo per equilibrio instabile?
Bhè… il pop che hanno proposto è colto e, allo stesso tempo, accessibile.
Sonorità retro e orchestrali unite da un anima indie.
Temi di nicchia, testi sofisticati trattati in ritornelli mainstream.
Il tutto e il contrario di tutto.

Insomma a sentire il concerto mi è tornata in mente la scena iniziale del film “Match Point” del film di Woody Allen, quando durante la partita di tennis la pallina tocca la rete e per alcuni secondi resta in bilico e non si sa su quale dei due campi cadrà. Ebbene mi auguro la pallina Baustelle stia in equilibrio il più possibile.

Voto: 5 stelline (su cinque).