Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

giovedì, aprile 6

Non voglio neanche commentare l’offesa di Berlusconi, dandoci del coglione.
Aspetto solo il titolo de “il Manifesto” di martedì dopo la vittoria del centro sinistra che potrebbe recitare “Sbattuto fuori dai coglioni”.

Ma voglio parlare della sua ultima sparata alla fine del faccia a faccia: tagliare l’ICI. Secondo me questa panzana fuori dalla realtà stà a significare una sola cosa: Berlusconi si è convinto che ormai perderà le elezioni e ha già iniziato la sua opposizione. Tutto sommato è pure geniale nella sua follia.
L’Ici Non può essere eliminata, l’introito di questa tassa è fondamentale. Essendo ormai certo di perdere ha fatto questa enorme sparata certo di non doverla mai attuare. Nel momento in cui dovrà fare opposizione al prossimo governo di sinistra, avrà già pronto il suo nuovo ritornello populista: “Se avessi vinto io la pressione fiscale sarebbe meno onerosa senza l’Ici”. Verosimilmente con la vittoria della sinistra non credo che le sorti economiche del paese cambieranno radicalmente: continuerà ad esserci la svalutazione dell’euro, problemi di bilancio, disoccupazione. Insomma un clima in cui un ritornello come quello sopra riportato… potrà essere d’effetto per tutta quella fetta di elettorato che non si riconosce negli ideali né di destra né di sinistra, ma è unita solo dal malessere e dal malumore e quindi sempre in cerca (e speranzosa) dell’alternativa di governo rispetto a quello attuale, di qualunque corrente esso sia.