Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

mercoledì, marzo 15


Questo blog era nato con l’intenzione di parlare di musica. Mi accorgo che ne parlo sempre troppo poco. Anche nel post di ieri, alla fine mancavano proprio i commenti sulla musica.

Quindi bisogna recuperare e partire dall’ABC. Quindi voglio parlare di una delle mie canzoni preferite: “Precious things” di Tori Amos. Qui potete scaricarla in MP3 e questa è la traduzione del testo:

Precious things - Cose preziose
Così ho corso più veloce\ Ma mi ha presa qui\ Sì le mie fedeltà si sono curvate\ Come la mia caviglia nella settima gara\ rincorrendo BILLY\ rincorrendo la pioggia\ Queste cose preziose\ Lascia che sanguinino\ Lavale via\ Queste cose preziose\ Lascia che spezzino la loro influenza su di me\ Lui disse "sei davvero una brutta ragazza\ Ma mi piace il modo in cui giochi"\ E sono morta\ Ma l'ho ringraziato\ Riesci a crederci?\Il vomito che tengo sulla sua immagine la decora ogni giorno\ Voglio spaccare le facce di quei bei RAGAZZI\ Quei ragazzi cristiani\ Così riesci a farmi “venire” ma questo non fa di te un Gesù Cristo\ Mi ricordo sì nelmio vestito da festa color pesca\ Nessuno ha osato, nessuno si è preoccupato di dirmi dove le ragazze carine sono semi-dei \ con le loro UNGHIE DI NOVE POLLICI\E mutandine fasciste ripiegate dentro al cuore di ogni ragazza carina...

La canzone è del 1992 ed è tratta dall’album “Little earthquakes”.
Cupa, claustrofobia, una morsa alla gola.
Fotografa la perenne fuga dalla realtà, correre forte… sempre più forte,fino a farti scoppiare i polmoni. Fino a renderti consapevole che tutto quel correre non porterà al raggiungimento di nessuna meta, di nessuna salvezza... perchè ovunque il tuo sguardo si posi alla ricerca di un appiglio, c'e' qualcosa che ti pervade di angoscia e di ansie. Perché è la tua natura, sono le tue debolezze ed il tuo io ad essere così. E quindi non si deve scappare ma si deve prendere coscienza del proprio essere, anche degli aspetti scomodi e dolorosi. Bisogna sapersi riconoscere e accettare.
Nella versione in studio di questa canzone, subito dopo la fine delle strofe si sente il rumore di una frustata seguito da un lacerante lamento di Tori, per sottolineare la schiavitù alla quale spesso siamo costretti dai nostri stessi schemi mentali e da pensieri disfunzionali sulla nostra persona e sul nostro effettivo valore.

Amo questa canzone perché parla di come a volte sia così facile detestarci e avere una bassa autostima. Per confermare questa nostra convinzione corriamo dietro a chi dimostra di non volerci o di non apprezzarci (“sei davvero una brutta ragazza, ma mi piace il modo in cui giochi” io sono morta ma ringraziato). Bisognerebbe (e qui la cosa si fa autobiografica) riuscire a volersi più bene e non sentirsi spaventati se uno dimostra di volerci bene e avere interesse nei nostri confronti.
Io sono ben lontano da questo importante obiettivo.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

in realtà parla di quando l'hanno stuprata dopo un concerto...il resto è interpretazione
saluti

3:25 PM

 

Posta un commento

<< Home