A volte basta un giretto in bici in pausa pranzo, durante la prima giornata di vera primavera dell’anno.
Correre e non avere né caldo e né freddo. E la mente va a ruota libera.
Ti pervade una sensazione del tipo....voltarsi indietro, guardare quanta strada si è fatta, ripensando a ciò che si è appreso, alle delusioni, alle gioie e soprattutto al tempo che non torna indietro. Dopo la morte di papà mi viene impossibile non pensare che ogni istante è definitivo e non tornerà mai uguale a come è adesso.
A volte basta un giro in bicicletta per farti quasi improvvisamente capire il senso di tutto quello che è successo prima, soprattutto di quello che magari quando è successo tanto senso proprio non lo aveva.
E pensi che 'tutta la strada che fin'ora ho fatto mi ha portato proprio qui, e non poteva farmi arrivare da nessun'altra parte'...le tessere del puzzle che è il nostro passato magicamente si ricompongono (forse solo allora se ne comprende appieno il valore), ci si sente un po' più forti e 'se stessi'. E ti pervade la voglia di ripartire da qui, adesso.
1 Comments:
quello che stavo cercando, grazie
6:11 AM
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