Questa settimana aggiornerò poco il blog. Da ieri il cliente per il quale lavoro ci ha messo in gara su una campagna abbastanza importante. Presentazione entro le 12 di venerdì.
Avete idea coma si trasforma un agenzia di pubblicità durante una gara?Intanto tutto parte da un brief che ci manda il cliente. In teoria il brief dovrebbe essere la richiesta del Cliente. Il brief dovrebbe essere un indicatore di come un’azienda si percepisce e di come pensa che i suoi clienti la vedano, di cosa pensa dei suoi prodotti ecc. Dovrebbe. E invece si trasforma spesso nel delirio di onnipotenza di qualche product manager (sadico) che non aspetta altro di rendere la vita del fornitore altrettanto difficile di quanto lui non l’abbi passata dopo la fusione (visti i tempi so di non sbagliarmi: tutti abbiamo subito una fusione!).
E allora già il fatto che tra le clausole non ci sia “la creatività dovrà essere giudicata e gradita anche da mio figlio di 5 anni (quindi fuori target di 15/20anni)”, già ti appare una grossa conquista.
E allora cominciano i giochi.
Telefonate, mail, Skype, sms… si rincorrono. Ovviamente tutti gli interessati hanno opinioni diverse. Bisogna stare attenti a parlare e a scrivere. Anche in buona fede. Se si perde la gara sei fritto.
"Datemi sei righe scritte dal più onesto degli uomini, e vi troverò una qualche cosa sufficiente a farlo impiccare. " - Cardinale Richelieu
Senza contare che visti i tempi strettissimi e l’ansia generalizzata le comunicazioni sembrano tra autistici. “ti ricordi il preventivo per … colpo di tosse… me lo giri” , “prendimi i materiali della gara di 7 anni fa quella famosa, ti ricordi? abbiamo consegnato che pioveva!”, “…si intendo quello, proprio quello che ieri ti avevo detto di no!”, “
Poi (e io ne faccio parte) arrivano i trasformisti. La gara essendo un evento straordinario e imprevisto sembra faccia cadere l’ordine costituito e tutti possano re-inventarsi. Quindi account che producono lay-out e scrivono testi (si lo ammetto!), creativi che si improvvisano media planner e via dicendo.
E poi tutto ad un certo punto deve essere rifatto. Credo sia un mantra per chi fa una gara. Quasi che poi si possa dire. “Bhè, ma le avevo provate tutte”.
Poi ci sono le voci che ad un certo momento arrivano. Possono arrivare da fornitori, conoscenti, competitor o dalla Tv accesa su” Affari Tuoi”… poco importa. Le solite voci che dicono che il la gara è già stata assegnata, che ci hanno convocati solo per rispettare la normativa Iso 9000, che ci sono brief diversi, che la gara è già stata assegnata!
E poi ci sono gli imprevisti come un guasto alla centralina elettrica, il tonner che finisce e metteteci pure la nevicata del 56, che Mia Martini ci avrà anche fatto una canzone, ma sicuramente qualche account sarà stato bloccato nel traffico e non avrà consegnato in tempo le proposte di una gara.
Lasciatemi nel mio brodo. Alla prossima
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