Una visione “romantica” vuole che i talenti si scoprano per caso. E così è successo con “Musica da Cucina” che come vi ho già raccontato qui, ho visto come apertura al concerto della Amiina la scorsa settimana a Bologna. Mi ha colpito subito la capacità di trasmettere con la loro musica un certo spirito, un atteggiamento particolare verso la vita molto caratteristico, che si prova quando si entra in contatto spirituale (onesto) con se stessi. Magari proprio in un momento inaspettato, mentre si stà cucinando un uovo. Proprio in un momento così (apparentemente) banale si può capire di colpo chi siamo e dove stiamo andando.
Insomma più o meno la gioia che deve aver provato Pippo Baudo la prima volta che ha sentito cantare Giorgia e ha deciso di sponsorizzarla. E così ho contattato MusicaDaCucina su MySpace e gli ho rivolto qualche domanda sul suo progetto.
Se volete sentire qualche pezzo andate qua
Insomma più o meno la gioia che deve aver provato Pippo Baudo la prima volta che ha sentito cantare Giorgia e ha deciso di sponsorizzarla. E così ho contattato MusicaDaCucina su MySpace e gli ho rivolto qualche domanda sul suo progetto.
Se volete sentire qualche pezzo andate qua
Se volete andarlo a vedere, queste sono le prossime date annunciate sulla sua pagina MySpace:
Firenze – Festa della creatività – 26 Ottobre
Fidenza (PR) – Primo Piano Caffè – 21 Novembre
1) Mi descriveresti il vostro processo compositivo? Come avviene il passaggio dalla fase di campionatura e ricerca dei suoni alla fase di composizione vera e propria? Pensi ai rumori da mettere nei dischi costantemente? Magari mentre stai cucinando e senti quel particolare rumorino...
Avviene molto semplicemente ascoltando il suono nel momento stesso in cui l’oggetto da cucina lo produce... sento quello che ha da dire, che melodia ispira, con che strumenti o oggetto sente un legame... e così si sommano (o sottraggono) suoni e melodie.
Una volta fatto questo interviene l’aspetto diciamo più razionale che taglia e cuce le melodie create durante l’improvvisazione, in modo da costruire una canzone
Fidenza (PR) – Primo Piano Caffè – 21 Novembre
1) Mi descriveresti il vostro processo compositivo? Come avviene il passaggio dalla fase di campionatura e ricerca dei suoni alla fase di composizione vera e propria? Pensi ai rumori da mettere nei dischi costantemente? Magari mentre stai cucinando e senti quel particolare rumorino...
Avviene molto semplicemente ascoltando il suono nel momento stesso in cui l’oggetto da cucina lo produce... sento quello che ha da dire, che melodia ispira, con che strumenti o oggetto sente un legame... e così si sommano (o sottraggono) suoni e melodie.
Una volta fatto questo interviene l’aspetto diciamo più razionale che taglia e cuce le melodie create durante l’improvvisazione, in modo da costruire una canzone
2) Lasciamo un attimo la cucina. Cosa fischietta Fabio Bonelli sotto la doccia? Ovvero cosa ascolti e da dove arrivano le tue ispirazioni?
Ascolto cose molto diverse, non direttamente connesse con quello che faccio con “musica da cucina”... Il mio gruppo preferito, quello che non ho praticamente mai smesso di ascoltare, sono i Fugazi (sia per la musica che per l’attitudine)... E poi Beatles, dEUS, Pogues, Mum, Fitness Pump, The Books... Tanta musica classica, e i suoni del mondo...
3) Il tuo set dal vivo è molto intimo. Anche visivamente l'ambientazione della cucina contribuisce a creare uno strano effetto, quasi teatrale. La tua è più una ricerca stilistica da fare in studio o preferisci il live, con la contaminazione del pubblico?
Il progetto è un progetto essenzialmente live, anche il cd (prodotto da City Living di Giacomo Spazio) è basato essenzialmente su registrazioni live e solo tre tracce registrate in studio. Questo perchè il senso più vero del progetto è quello di entrare nelle case della gente, ed entrare in sintonia con le persone che la vivono... conoscere il mondo e l’umanità girando nelle cucine, un luogo intimo, quasi sacro della casa...
4) E se dovessi dare un nome al tipo di musica che fate (cosa che probabilmente non ti piace), come la definiresti?
Ambient - Folk concreto ??!!
Ascolto cose molto diverse, non direttamente connesse con quello che faccio con “musica da cucina”... Il mio gruppo preferito, quello che non ho praticamente mai smesso di ascoltare, sono i Fugazi (sia per la musica che per l’attitudine)... E poi Beatles, dEUS, Pogues, Mum, Fitness Pump, The Books... Tanta musica classica, e i suoni del mondo...
3) Il tuo set dal vivo è molto intimo. Anche visivamente l'ambientazione della cucina contribuisce a creare uno strano effetto, quasi teatrale. La tua è più una ricerca stilistica da fare in studio o preferisci il live, con la contaminazione del pubblico?
Il progetto è un progetto essenzialmente live, anche il cd (prodotto da City Living di Giacomo Spazio) è basato essenzialmente su registrazioni live e solo tre tracce registrate in studio. Questo perchè il senso più vero del progetto è quello di entrare nelle case della gente, ed entrare in sintonia con le persone che la vivono... conoscere il mondo e l’umanità girando nelle cucine, un luogo intimo, quasi sacro della casa...
4) E se dovessi dare un nome al tipo di musica che fate (cosa che probabilmente non ti piace), come la definiresti?
Ambient - Folk concreto ??!!
5) Immaginiamo che per il prossimo disco decidessi di usare dei vocalist e ipotizziamo che potessi scegliere chiunque. Quali sono le voci che più ti emozionerebbe usare per il tuo disco? Useresti la voce come strumento/rumore come hanno fatto Bjork e i SigurRos?
Userei la voce di mia nonna, che ora non c’è più...
Userei la voce di mia nonna, che ora non c’è più...
6) Cosa aspetti a fare un blog di MusicaDaCucina? Magari con tante ricette! :-)
Sarebbe bello farne uno con i racconti dei luoghi e delle persone che ho incontrato durante i miei concerti. Con questo progetto ho veramente avuto la possibilità di suonare in posti stravaganti e bizzari: dietro al bancone di un bar, ad un rinfresco per un battesimo, a festival di musica elettronica, a festival cyberpunk, per strada, in rosticceria, durante colazioni e cene, davanti a bambini ed anziani...
Sarebbe bello farne uno con i racconti dei luoghi e delle persone che ho incontrato durante i miei concerti. Con questo progetto ho veramente avuto la possibilità di suonare in posti stravaganti e bizzari: dietro al bancone di un bar, ad un rinfresco per un battesimo, a festival di musica elettronica, a festival cyberpunk, per strada, in rosticceria, durante colazioni e cene, davanti a bambini ed anziani...
Etichette: interviste
1 Comments:
Non gli hai fatto le "domande della pistola alla tempia"! ;0) Ha ha ha!
2:02 PM
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