Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

martedì, ottobre 9


Sabato ho iniziato ( e finito) il nuovo libro di Jonathan Coe, “La pioggia prima che cada”.
Sostanzialmente il libro è la trascrizione di alcune musicassette che un anziana donna registra prima di morire cercando di raccontare la storia di tre generazioni della sua famiglia. (effettivamente può ricordare “Va dove ti porta il cuore”, ma non è così melenso)

La registrazione è destinata a una lontana parente che l’anziana donna non vede da anni, in quanto è stata adottata da un’altra famiglia quando ancora era molto piccola. Per cercare di dare una giusta cronologia alla storia e per cercare di rimettere in ordine i pensieri, l’anziana donna sceglie 20 fotografie della sua vita e cerca di descrivere quello che mostrano, ma anche quello tutto ciò che nascondano.

Nel libro “Piccolo Principe” c’è una frase che dice: “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Tutti i personaggi della storia avranno momenti felici e tragedie complete. A rileggere a posteriori queste vite si capisce come la felicità sia qualcosa di assolutamente fugace, effimero, impalpabile. Proprio come la “pioggia prima che cada”. Qualcosa che non si vede, che non si può descrivere e inevitabilmente destinato a trasformarsi in qualcos’altro. Ma anche i momenti tristi e i drammi hanno il loro senso e la loro funzione nell’economia dell’universo. Ma il libro (soprattutto il suo finale) ribadisce che non c’è nessun disegno misterioso, non c’è nessun Dio. Esiste solo un prima e un dopo, esistono solo eventi e avvenimenti che producono effetti che a loro volta serviranno a produrre altre cambiamenti nella vita dei diretti interessati e di chi gli stà intorno. All’infinito e anche contro la nostra volontà. Impossibile cercare di seppellire il passato. Tanto lui si aggrappa con i suoi artigli al presente.
Voto: 3 stelline e ½ (su cinque)


PS: questo libro mi ha fatto venire la voglia di aprire una nuova rubrica di questo blog che si chiamerà proprio “la pioggia prima che cada” . In questa rubrica cercherò delle foto significative del mio passato e cercherò di descrivervi quello che si vede, e tutto ciò che nascondono. Preparatevi

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1 Comments:

Blogger Gift Zwerg said...

Io sono pronto, dai cominciamo! ;o)

12:13 AM

 

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