Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

venerdì, ottobre 26


Ci sono due belle disussione che tengono banco su internet in questi giorni. Questi i miei contributi:



Posso dire la mia? Secondo me (e modestamente sono un pubblicitario di un agenzia internazionale ;-))l'immagine è centratissima.
Perchè ogni gay è stato un neonato, indipendentemente che la sua omosessualità sia genetica, biologica, scelta, copiata da altri, imposta dai genitori, o indotta dalla visione di un film.Quindi l'immagine chiede proprio di accettare il fatto che un gay è una persona come tutte le altre, come lo sono i neonati che sono tutti uguali proprio perchè hanno pochi e uguali bisogni (mangiare, dormire e cacare). Un neonato lo si ama allo stesso modo, proprio perchè non ci interessa se da grande farà il presidente di una società o il parcheggiatore abusivo.
Il nervo scoperto è che un immagine così non lascia via di scampo a chi non ama i gay. Perchè quando si parla di adulti gay loro possono partire con i loro "ma", i loro "se" e i loro "però" tirando in ballo tutta una serie di luoghi comuni che vanno da George Michael che batte nei cessi fino al fatto che i gay non procreano e quindi uccidono la società. Invece questa immagine chiede di accettare il gay in quanto persona in divenire, a priori, qualsiasi cosa poi decida di fare o di diventare in futuro. Ed è qui che casca l'asino, perchè si tratta di dire appunto che un bambino gay (o se vogliamo fare contento Vattimo, "un bambino che da grande sceglierà di farà l'amore con persone dello stesso sesso") è uguale agli atri bambini che invece da grandi faranno sesso con persone del sesso opposto.Poi le sue azioni (tipo fare sesso occasionale tra i cespugli) potranno essere giudicate successivamente, secondo la propria morale.Ma a partire dal fatto che sul piatto della bilancia i due orientamenti sessuali abbiano lo stesso valore. Insomma la foto vuole sottolineare che dobbiamo tutti (etero, gay, trans, lesbiche, mancini, grassi, magri, daltonici etc) partire dal stesso punto di partenza, senza pole position. Una volta che "rinasceremo" tutti uguali come valore della persona, potremmo discutere delle eventuali differenze.

2)
Sul blog di Daria Bignardi si discute della fontana di Trevi colorata di rosso.

Tutte le cittè sono invase da azioni di guerrilla Marketing da parte di aziende. Non hanno risparmiato nulla. Hanno usato ogni dove per piazzare messaggi pubblicitari o creare eventi per far parlare o incuriosire. Se la stessa fontana dipinda di Rosso fosse stata fatta (a suon di milioni di Euro al comune) da Vodafone per lanciare la sua nuova tariffa, allora si sarebbe parlato di "comunicazione commerciale che porta l'arte a contatto con i consumatori". Mi spiego?
Tra l'altro il rosso stà diventando il coloro della rivolta: penso alla Birmania, alla fontana, e alle mani della tizia che ieri ha "braccato" Condoleeza Rice!

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Penso che quel manifesto stia ottenendo proprio ciò per cui è nato: attenzione. Le cazzate che poi vengono dette al riguardo dimostrano che non è stato compreso, come prevedibile. Dal canto mio, lo adoro.
E adoro anche la fontana rossa.

2:13 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao Matteo, questo tuo commento mi ha particolarmente stimolato e così ti scrivo per dire quello che il manifesto di cui parli vuole prevalentemente dire e non solo per mia opinione ma anche da molti media: omosessuali si nasce, non si diventa. Credo sia molto importante che si prenda atto di questo, perchè essere omo è una CONDIZIONE della personalità non una scelta. Un omosessuale può scegliere di non vivere la propria condizione e di comportarsi come un etero, ma non può scegliere di essere etero. Ci possono essere delle situazioni esternr che favoriscono un comportaento sessuale anzichè un altro, ma questo fa parte della sfera ampia della sessualità che per la maggioranza degli individui non è mai totalmente a senso unico. Mi piacerebbe stimolare i tuoi lettori a tal proposito. Complimenti per il blog. Ciao!!

3:20 PM

 

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