Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

giovedì, febbraio 14

Ormai tutti sapete che nel film attualmente nelle sale CAOS CALMO (tratto dal libro di Veronesi) c’è un infuocata scena di sesso tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Tutti ne parlano. Anche l’altra sera Moretti era ospite al TG1 e il conduttore gli ha chiesto di commentare le scene osè del film. Nanni serafico ha risposto che la parola “osè” non la usa più neanche sua nonna. Addirittura la CEI parlando del film ha suggerito agli attori di fare obiezione di coscienza e non girare scene del genere. (A quando una moratoria?). I più maligni (tra cui io e buona parte dei miei amici più cari) hanno sottolineato come, guarda caso, la Chiesa parli male del film di Moretti (notoriamente laico e di sinistra) e non dica una parola sull’altro film più visto della settimana, quello di Moccia dove Roul Bova si sbatte una minorenne. Però non si vede. Ed è proprio il loro stile: minorenni + silenzio.

Ma ancora nonostante le rivoluzioni sessuali, il 68, Freud e MTV ancora il sesso sia vissuto come sporco, volgare, penalizzante??? E non è solo un problema delle istituzioni religiose. L’altra sera in palestra parlavo con un mio amico del fatto che un nostro amico comune avesse avuto degli incontri sessuali con un altro ragazzo solo per il piacere di farlo, senza provare altri sentimenti. Agli occhi del mio amico questo comportamento è un “buttarsi via”, è poco nobile, è riduttivo. Secondo lui avrebbe dovuto aspettare di incontrare una persona verso la quale provare anche sentimenti più profondi. Ma perché intanto il fatto di divertirsi con altri deve essere visto come penalizzante per il suo valore di persona?
Chi mi conosce sa che la sessualità per me non è così attrattiva, anche perché so di non essere molto passionale a letto. Per dire: non faccio sesso da più di un mese. Ma non giudico “troppo libertino” chi si fa un partner diverso a sera. Riconosco che io non sono mai riuscito a farlo, ma forse un po’ gli invidio quella leggerezza e quella semplicità nei confronti della sessualità che viene vissuta esclusivamente come libera e piacevole. Senza caricarla di aspettative, ansie, paure e valori come io invece ho sempre fatto.

E invece da più parti ci si sente sempre ripetere che la sessualità dovrebbe essere solo praticata per concepire (posizione estrema) oppure deve essere solo “sentimentale” e funzionale al rapporto di coppia.
Mi dispiace ma non ci stò. La sessualità risponde a un desiderio, un bisogno, a una qualche pulsione inconscia. Quindi le possibilità sono due. La sua rimozione (magari sublimando con altro tipo iscriversi a corsi di cucina, cucito, ricamo e recitazione). Oppure prendere atto del mio bisogno ed esplorarlo, viverlo, sperimentare. Perché questo deve fare paura? Perché deve essere giudicato “sbagliato”, “volgare” o “debilitante socialmente”?
E invece partono sempre le fanfare della “mistica della sessualità”, si deve ripetere fino allo sfinimento che il sesso è “sacro”! Perché ci vogliono far cadere nell’errore che sia qualcosa di “superiore”, che sia uno scambio talmente profondo che si debba condividere esclusivamente con l’amato/a.? Va da se che l’altra faccia della medaglia è che il sesso fuori dal suddetto “scambio profondo” è “zozzo”, lascia un po’ il tempo che trova, non ha “valore”, non è importante, è riduttivo. Insomma il sesso che “conta” rimane quello “sentimentale”, il resto è omesso. I rapporti occasionali, il “sesso senza amore” deve essere sempre “a malincuore” Bhè, sono balle! Tanto è vero che chi ha quelle posizioni poi si scarica sui chierichetti.
Io credo che come al solito le persone libere fanno paura. Perché più uno è libero, meno è disposto ad accettare regole e impedimenti. E per essere liberi bisogna conoscere se stessi. Bisogna sapere quali sono le nostre fantasie, i nostri desideri, le nostre curiosità, le nostre paure, i nostri bisogni, i nostri imbarazzi (e su questo io porto un carico non indifferente), le contraddizioni, la rabbia, le malinconie. Le esperienze sessuali ci servono anche a questo: a conoscerci . A conoscere il nostro corpo. A sapere cosa ci piace. E cosa invece non ci piace. A sapere quindi cosa cerchiamo nel mondo e a prendere consapevolezza di cosa anche possiamo offrire. Insomma bisogna sapere a “che gioco stiamo giocando” per divertirsi davvero. Ma probabilmente qualcuno non vive il sesso come divertimento.

Etichette: ,

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Un conto e' la nostra personale rappresentazione del sesso e della corporeita', cio' che noi pensiamo esse siano, non sono mai cio' che riusciamo ad esprimere.Poi c'e' il sesso come scambio e nell'abito della comunicazione vari sono i modi dicomunicare e quindi i modi di fare sesso.Ritengo che ci possa essere il senso del peccato, del zozzo, solo quando ci giudichiamo possibilmente zozzi, peccatori, ma non e' detto che lo siamo solo se lo coniughiamo alla liberta' della promiscuita'.Si puo' essere zozzi anche nel sesso in due , di un due-coppia stabile.....(forse ci coglie anche la tristezza,in questo caso), forse si puo' essere felicissimi nella one night piu' o meno coatta che ci creiamo....penso dipende da cio' che vogliamo comunicare, non da cio' che in quel preciso momento sentiamo di volere, dovere o potere comunicare.Insomma basta pensare a quante sfumature nella nostra percezione ha la masturbazione, che in realta' dovrebbe essere un modo di fare sesso sempre onesto,sincero,realistico,spontaneo,leggero,per il fatto che e' agito con noi stessi e basta.Basta ,forse e' l'unica parola saggia che ho scritto.Ops!Wozzeck di splinder

1:37 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Grande post Matt!!
W la figa!!

2:09 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Allora. Diciamo pure che il sesso avrebbe più senso farlo con del sentimento. Poi, è giustissimo vederlo anche come un divertimento (sia all'interno di una coppia che al di fuori). Io non sono particolarmente favorevole al sesso occasionale, ma siccome non sono il papa non pontifico. Cioè so cosa è bene e cosa non è bene per me. A livello di opinione non credo che il sesso occasionale lasci qualcosa di particolare, se non la sensazione di essersi sfogati. Nel mondo gay, del quale sia io che te facciamo parte, il sesso occasionale è molto praticato. E non perchè i gay siano liberi, ma per il semplice fatto che vige un eterno malessere nei confronti delle relazioni stabili. In ogni caso credo che il sesso occasionale sia necessario, per qualsiasi orientamento, in una fascia di età dai 16 ai 20 anni, in cui ci si fa un po' di esperienza e si capisce cosa piace e cosa no. Poi però si cresce.

2:50 PM

 
Anonymous Anonimo said...

e crescendo, si apprezza altro del sesso occasionale :)))))) buon weekend

4:50 PM

 
Blogger Alec said...

Che fai? mi inviti a nozze e non me lo dici? Cara sister, qua sfondi una porta aperta con me. E dirò la mia (impopolare?)più che volentieri. Io sono nato per l'amore; per quelle cose tenere che tengono strette due persone in una brutta notte di pioggia. Sono stucchevole, e inbarazzante in più di un'occasione. Ho un fidanzato e farlo con lui è bellissimo, speciale, non mi annoia mai. E sai bene che sono un animale fedele.
Ma nei lunghi periodi di singletudine ho scopato a manbassa. di tutte le età, etnie, ceti sociali. Di alcuni di loro non ricordo il nome. Sono una persona da compatire? Beh, ho sempre vissuto il sesso come gioco, come libera e serena espressione di divertimento. Endorfine rilasciate in ogni luogo possibile e immaginabile. NOn mi sono buttato mai via (per dirla come il tuo amico..... tzsè), ma ho sempre preso qualcosa invece. E, al di là della malizia, ogni volta conoscevo di più me stesso, i confini della mia sessualità.

Mi intristisce che le convenzioni circuiscano qualcuno,e inbavaglino le volontà di molti, nel credere che una condotta simile alla mia sia da deprecare, da gidicare con la manina di fronte alla bocca per idigniatio! Il sesso non è un demone. Quello occasionale, spesso, è come un piccolo morsetto, che sfama solitudini profonde come abissi. Basta solo averne coscienza.

10:59 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Sono per la foglia di fico davanti e dietro niente.
Una grande orgia planetaria.
Se solo l'AIDS non ci avesse fottuto anche questo.
La morte nel sesso: che volgarità!
Esplorare ogni anfratto di ciò che ci hanno insegnato fosse sporco.
Dalla merda nasce poesia.

6:42 PM

 
Anonymous Anonimo said...

io dico che ha ragione la chiesa!! infatti sto praticando l'astinenza ... mi sento celestiale! ciao matt e mistake!!

alterego vincenzo

11:55 PM

 
Anonymous Anonimo said...

DALLA MERDA NASCE POESIA
è una grande citazione!!!!

10:40 AM

 
Anonymous Anonimo said...

be! ke dire? quanta poesia c'è in questo mondo?

alterego vincenzo

8:05 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Ti ho conosciuto per caso. Quante cose si fanno per caso. Si fa una strada piuttosto che un'altra. Si beve un campari piuttosto che un aperol. Si legge un certo libro piuttosto che un altro....ma non sono convinto che tutto succeda per "caso". E comunque, nel caso in cui davvero lo sia, sento di aver avuto un gran culo nell'incontrarti. Peppe.

9:32 PM

 

Posta un commento

<< Home