Non ho mai visto un film di Tarantino. Impossibile ma vero! Non ho visto i “Kill Bill” né tanto meno “Pulp Fiction”. Domenica sera sono capitato per puro caso a vedere “Grindhouse – A Prova di Morte” solo perché mancavano pochi minuti alle 22e30 e quello era il primo cinema a portata di mano. Ma che meraviglia! Era da tempo che un film non mi coinvolgeva così tanto. La storia, i dialoghi, la regia, i richiami estetici agli anni ’70 della mia infanzia, la suspance, l’azione, la spettacolarità delle scene. La trama in sostanza è centrata intorno a Stuntman Mike un killer misogino schizofrenico che si diverte a uccidere le ragazze a bordo della sua auto super truccata. Insomma roba da filmetti di serie B. Non c’è nessun approfondimento psicologico dei protagonisti che anzi sono molto “caricaturali”, quasi con personalità abbozzate da fumetto. I personaggi diventano da subito icone: la svampita, il cattivo (addirittura con il teschio disegnato nel cofano della macchina!), la sballata, la dura. Personaggi che sono schiacciati dentro un unico ruolo, preciso, perfetto e disarmante. Che proprio per questa loro esclusività hanno bisogno per “vivere” del supporto e della spalla degli altri attori della scena. E su questo devo dire che al regista va riconosciuta la bravura di creare un film corale perfetto, dove tutti si incastrano alla perfezione. All’inizio del film una ragazza molto popolare per la sua professione di dj, urla compiaciuta ogni volta che passa davanti ad un manifesto con la sua immagine che pubblicizza la sua trasmissione radiofonica. Insomma personaggi che vanno fino in fondo, che accettano tutto di stessi, anche gli aspetti negativi (come potrebbe essere l’eccessiva fama per un vip). Si è così e basta! Senza giri o pensieri! E piano piano il regista ci porta a questo schema mentale per cui tutto è bianco o nero, tutto è disarmantemente semplice. E quindi quando cominciano ad esserci incidenti, morti, gambe che volano tutto viene vissuto per quello che è: l’incidente, la morte, la crudeltà. Tutto è immediato, liberatorio, istintivo, da vedere, da vivere ma non da analizzare. Di fronte alla violenza finale non si pensa minimamente a chiarirla, a capire il perché e il percome. No, di fronte a quelle scene vorresti solo urlare come fa la protagonista del film davanti ai poster che la ritraggono. Tarantino ti porta sul punto di accettare tutto.
Un film che vorresti subito dopo rivedere dall’inizio per cercare di cogliere tutti i riferimenti del cinema che il regista ha disseminato: poster e foto presenti nella scenografia, nomi, inquadrature tutto parla di cinema. E poi si vorrebbe rivedere per cercare di vedere il gioco di specchi tra la prima parte del film e la seconda: dove la notte protagonista della prima parte si trasforma in giorno nella seconda, dove le vittime si trasformano in carnefici, dove il passato diventa presente, dove la radio è stata sostituita dal cinema.
Un film che vorresti subito dopo rivedere dall’inizio per cercare di cogliere tutti i riferimenti del cinema che il regista ha disseminato: poster e foto presenti nella scenografia, nomi, inquadrature tutto parla di cinema. E poi si vorrebbe rivedere per cercare di vedere il gioco di specchi tra la prima parte del film e la seconda: dove la notte protagonista della prima parte si trasforma in giorno nella seconda, dove le vittime si trasformano in carnefici, dove il passato diventa presente, dove la radio è stata sostituita dal cinema.
Voto: 4 stelline1/2 (su cinque)
PS: in un commento sul mio penultimo post qualcuno diceva che, per quanto avevo scritto, non sembravo gay. Cosa dirà adesso che sono impazzito per un film su "donne&motori"?
Etichette: cinema
3 Comments:
ho letto solo metà del post perchè sono convinto che contiene spoliler, l'aids di non video dipendenti. quindi per non rischiare una morte prematura mi sono fermato a metà ma ho letto abbastanza: mai visto Tarantino? Ahi, ahi, ahi, 10 punticini persi (anzi, voto: 1/2 stellina negativa). Mi sono fermato a KilBill2 (che non era un bel film) ma conto di rifarmi presto, magari in qualche calda arena estiva qui a Roma... Perà tu recupera il tempo perso, dai...
p.s.: il ps l'ho letto e non ricordo di qualcuno che possa averti dato dell'etero, maricona come sei! :-)
8:10 PM
No ma tranquillo, Tarantino non conta in tal senso.
Anzi ora sei ancora + gay visto che hai assistito a Tarantino :D
11:58 AM
tutto tace...
5:41 PM
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