Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

lunedì, dicembre 18


DISCHI DEL 2006:

1) Joan as police woman – Real life
2) Koop – Koop islands
3) Charlotte Gainsbourg – 5:55
4) The Organ – Grab that gun
5) Pillow – Following seasons
6) Thom Yorke – The eraser
7) My Brightest diamond – Bring me the workhouse
8) Joanna Newsom – Ys
9) Susanna and the magical orchestra – Melody mountain
10) TV on the radio – Return to cookie mountain
11) Ramona Cordova – The boy who floated freely
12) Tori Amos – A Piano: a collection
13) Ludovico Einaudi – Divenire
14) Cat Power – The greatest
15) Giovanni Allevi – joy
16) Marco Parente – Neve ridens II
17) Grizzly Bear – Yellow House

A guardarle così tutte insieme queste copertine si capisce perché quello di JOAN sia il disco dell’anno. E’ l’unica che ti guarda dritto in faccia, quasi in un espressione di sfida. Se l’anno scorso la maggior parte delle copertine dei dischi del 2005 avevano in comune elementi naturali (animali, piante, etc ), quest’anno i dischi del 2006 sono stranamente accomunati per la “mancanza”, la “negazione”, il “nascondersi”.
Alcuni si nascondono dietro a dei disegni (cordova, newsom, yorke), altri girano lo sguardo come per evitare un confronto con l’ascoltatore (koop, gainsbourg, brightest diamond), altri escono completamente dallo scatto della copertina e non si fanno sostituire da nessun’altro, ma preferiscono lasciare un senso di assenza (il nido vuolo dei Tv on the radio, la stanza vuota dei Grizzly bear), altri si “nascondono” dietro a strani travestimenti (i piani in testa di allevi, il berretto calato di Parente)
Devo pensarci meglio… forse significherà qualcosa!