Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

giovedì, novembre 23

E' consuetudine tra gli innamorati darsi dei nomignoli nei momenti di intimità. Ai più scontati "amore" o "tesoro", capita a volte di sentirne anche di più simpatici e originali. Marco nei miei confronti usa spesso due nomignoli: “mostro” e “pistolino”. Questo a dimostrazione che in amore ciò che è brutto diventa bello, e che delle pistole calibro 22 diventano pistolette ad acqua! Gli piace il paradosso! :-)
Ma in realtà quando siamo in intimità oppure quando stiamo affrontando questioni più profonde e sincere usiamo un nomignolo più istituzionale, e cioè: fidanzato! Si, ci chiamiamo “fidanzato” a vicenda. Un po’ come fanno i deputati e i senatori. Oggi pensavo che di solito questi vezzeggiativi hanno una scadenza, nascono e muoiono con la coppia e guai a riciclarli nella prossima relazione.Sarebbe un peccato ben più grave del tradimento.Se così fosse non potrei mai più chiamare “fidanzato” nessun altro fidanzato. Quindi devo tenermelo stretto stretto.

PS. Giuro che nei prossimo giorni parlerò anche di altro che non sia MARCO!

1 Comments:

Blogger Alec said...

No, ma vai tranquillo. Infierisci eh! Epppppoi, quella battuta sul calibro ventidue. Andrò alla ricerca di uno stuolo di testimoni che dimostrino il contrario. Non puoi essere così fortunato! Ecco!

11:03 AM

 

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