Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

mercoledì, ottobre 18

Comunicazione di servizio: il 31 ottobre e l’1 Novembre a ROMA ci sarà il concerto di Antony & The Johsons. Chi vorrebbe venire?

Prendo spunto da questa considerazione per parlarvi di come sia rimasto male stamattina. In un forum musicale dove scrivo spesso parlando di Antony scrisse la frase: “Certo credo che i testi ne facciano veramente un icona per il pubblico gay, una sensibilità del genere ce lo avvicina molto al nostro background emotivo.”

Un’utente ha risposto alla mia frase scrivendo il seguente commento che trovo di un becero e allucinantemente omofono.

“diciamo che tipo, quando canta la canzone “i fell in love with a dead boy”, e vede il corpo giacere esanime,e gli chiede ARE YOU A BOY? urlato in falsetto con voce gaudente e speranzosa, o il molto più mesto OR ARE YOU A GIRL? molto più sommesso e oserei dire deluso, io mi sganascio dal ridere. A parte questo non è una questione di sensibilità gaia o meno, tuttalpiù una questione di gusto.”

Mi sono sentito in dovere di replicare:

La canzone "I fell in love with a dead boy" è una metafora. Antony parla dell'idea dell'innamorarsi di una persona che ha una malattia che, hiamè, è ancora incurabile come l'aids. Amare un sieropositivo porta inevitabilmente a rendere + presente (e pressante) il concetto di morte. Non puoi dimenticartene: basta solo pensare alle pastiglie agli orari prestabiliti che i malati devono assumere giorno e notti. E se sgarri, bhè sono cazzi! Quando lui chiede "sei un ragazzo? Sei un ragazza?" parla a tutti i malati. Cerca di renderci consapevoli che la malattia può colpire chiunque. Inoltre di fronte al dolore si è tutti uguali: al di la del nostro genere sessuale. Ma inoltre di fronte ad una persona che stà per morire Antony, forse, gli chiede quale sia il genere in cui si immedesima, con cui vuole essere onorato o ricordato. Anche se il ragazzo che stà per morire è un ragazzo (biologico) Antony può avere la sensibilità di chiedergli quale sia la sua identità di genere, al di la della mera fisicità. Ecco cosa intendevo quando affermavo che Antony è un icona per i gay! Perchè affronta con una delicatezza e naturalezza temi e sentimenti che sono radicatissimi nel nostro background emotivo. Ecco cosa dice Antony a proposito della canzone: "Tornando a “I Fell In Love With A Dead Boy”, ho cominciato a lavorarci negli anni Novanta periodo in cui l’AIDS aveva un impatto forte e spaventoso sulla comunità. Anche se questa canzone suona un po’ come un ricordo per tutti i ragazzi morti a causa dell’AIDS a New York e nel mondo, è curioso che nel tempo sia un po’ cambiata, almeno per me. Quando scrivi una canzone per alcune ragioni e poi la canti per anni, inizia ad assumere un significato diverso, ed è bello avvicinarsi alla canzone ogni notte in modo differente perché ci sarà sempre qualcosa di nuovo: è come un bicchiere vuoto, che si riempie a seconda del momento. Succede che io possa cantare questa canzone per i motivi più diversi. L’impulso iniziale che mi spinse a scriverla era quello: tutti questi ragazzi stavano morendo per una ragione sbagliata, molti di loro erano così sexy… Tutto qui." Spero che adesso passi un pò a tutti al voglia di ridere quando si ascolta questa meravigliosa canzone.

Qui la potete scaricare. Vivamente (che suona strano, visto il titolo!) consigliata!

1 Comments:

Blogger Casa_Libera said...

Ciao Mat. hai verificato la disponibilità dei biglietti? Se ce ne sono affrettati... roma è pieno di sorelle che vorrano andare a cinguettare in falsetto con antony..
tra di loro (tra di voi) io non ci sarò perchè parto per barcellona il 29! Peccato, non ti becco.
Baci.

2:51 PM

 

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