Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

lunedì, gennaio 16

Venerdì sera alla trasmissione “otto e mezzo” ospite di Giuliano Ferrara e M.Rita Armeni, c’era anche il mio amico Alessandro Zan per parlare di PACS e della manifestazione prevista a Roma per il giorno successivo.
Come sempre Ferrara, pur riconoscendo l’esigenza dei PACS per gli omosessuali, si ostina a non capire perché una coppia di eterosessuali debba PACSARSI quando ha già l’alternativa del matrimonio civile. Pur condividendo le ottime argomentazioni di ZAN, io mi sento di ipotizzare un altra possibile motivazione:

- una coppia di eterosessuali preferisce il PACS perché sa che si tratta di un diritto previsto anche per i gay, mentre l’alternativa del matrimonio civile sarebbe riservata solo a coppie come la loro, cioè eterosessuali. Mi piace pensare che possano decidere di farlo per solidarietà e, quindi, per ribadire il tipo di società in cui vogliono vivere: liberale, laica e con i diritti garantiti a tutti, indipendentemente dal colore della pelle, il sesso o l’orientamento sessuale.

- Una coppia di eterosessuali moderni può tranquillamente mettere in cantiere l’ipotesi di avere un figlio gay. Una coppia di genitori moderni dovrebbe, in tutta serenità, valutare questa alternativa alla pari della possibilità che sia maschio e femmina. In questo caso credo che dei genitori moderni vogliano poter garantire al proprio figlio/a le medesimi possibilità e diritti sociali. Quindi credo che qualcuno sceglierà di PACSARSI, per lungimiranza e propensione al futuro. Il futuro che una coppia di eterosessuali vogliono lasciare nelle mani dei propri figli.

Insomma, a me da piccolo la mia mamma ha insegnato a condividere. Se non poteva comprare, e spesso succedeva, i giochi o le scarpe o altro per tutti e tre i figli, sceglieva di non comprarli a nessuno. Forse la mamma di Ferrara gli ha insegnato che "se tu puoi avere la tua fetta di torta, fregatene se quel bambino timido in fondo alla stanza resta senza". A giudicare dalla stazza di Ferrara mi viene da pensare che di fette di torta ne abbia mangiate tante e che sia un degno figlio di sua madre, qualsiasi professione esercitasse.
So che molte coppie di amici eterosessuali leggono questo blog. Mi piacerebbe capire se qualcuna di loro avrebbe piacere a PACSARSI.