Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

giovedì, gennaio 12


La musica pop è piena di esempi di titoli di canzoni che mal si sposano con l’autore. Basti pensare alla stessa Madonna che, lasciva come una nigeriana sulla statale, cantava “Like a virgin”. Ma la notizia che al prossimo festival di SanRemo Spagna presenterà la canzone “Noi non possiamo cambiare” mi sembra francamente troppo. Il suo corpo è totalmente irriconoscibile anche agli occhi di sua madre. Ha cambiato genere musicale passando dalla dance merdosa e populista alla canzone stracciapalle romantica e insulsa. Ha cambiato lingua cantando in inglese, francese, italiano e spagnolo. Ha cambiato look e stile che, in confronto, un gerino che diventa rana è cosa da poco.
E adesso con la sua faccia tosta canterà “Noi non possiamo cambiare”…magari arrivando all’ariston con una chioma di nero dipinta giusto per tentare l’ultima carta della sorpresa. Ma mi faccia il piacere.
E’ come se la Vanoni cantasse “Io amo parlare lentamente”, come se Loredana Bertè cantasse “Io so quello che dico”, come se Rettore cantasse “Vabbè dai…chiamatemi pure Donatella”. Poveri noi!

1 Comments:

Blogger Casa_Libera said...

Ma infatti, non può cambiare; nonostante le baracconate resta sempre una caccola, no?

6:00 PM

 

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