Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

martedì, settembre 30

Ho provato a non scrivere questo blog. Ma non ci riesco.
Ho provato a sostituirlo con i social network: facebook, myspace etc
Ma li trovo superficiali. Non so cosa farmene di due righe striminzite in cui si commenta una foto, si fa una battuta, si aggiorna il proprio profilo scrivendo dove si o cosa si fa.
Io sarò troppo cervellotico, come sostiene qualcuno, ma su quei siti mi pare ci sia solo quella spensierata voglia di esserci senza avere niente da dire, se non “ci sono anch’io!”.
La vetrina del nulla. La fiera della vanità.

Ma capisco che per qualcuno questa semplice forma di comunicazione possa bastare. E francamente li invidio. Vorrei potermi accontentare pure io.

E invece io ho bisogno di spazio e di parole. Non mi interessa avere 20 richieste di nuovi “amici” (che forse mi scriveranno un “ciao” ogni sei mesi). Mi interessa anche un solo vostro commento in cui cercate di dirmi qualcosa.

Quindi rieccomi qua!
In questi mesi non ho scritto per il divieto di affrontare certi argomenti. Che però non erano il “debito pubblico della Cisgiordania” o “la relazione diretta tra gli acidi grassi polinsaturi e il funzionamento biochimico e fisiologico delle membrane neuroniche”. Forse (e dico forse!) sarebbe stato un po’ più facile evitarli. E invece anche se cercavo di parlare di un disco o di un libro che avevo letto, era difficile non ricondurre tutto alla mia storia degli ultimi due anni.

Ci proverò! Proverò a parlare solo di me di come mi sento, di cosa mi passa per la testa, di quanto sto male o di quanto sto (spero prima o poi) bene. E credo con questo di non offendere nessuno. E se ciò dovesse succedere… poco male. Tanto non si può avere meno di niente.

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6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

telespettatrice!! amica!!!
MATTEO' !!
dice ke è ??????
boh mo' qualcosa ce inventamo!!!!!

3:56 PM

 
Blogger Casa_Libera said...

Bentornato a casa, nostra!

7:37 PM

 
Blogger CodeX said...

'E invece io ho bisogno di spazio e di parole'

Perché come tutti non partecipi ad un reality show?Lì tutti faranno finta di ascoltarti e tu ti sentirai importante perché c'è chi tiene a te.
Dovresti solo prenderti il tuo spazio,e dimenticare queste vetrine,perché francamente scrivere della tua vita privata,lo trovo assai poco maturo.Poi non chiederti perché qualcuno ti dice che sei melodrammatico.Perché avete tutti così bisogno di attenzione?Di vomitare parole?E perché non fai come si faceva una volta quando si era disperati?Solitudine e bevute.Ti fa stare meglio essere letto da passanti che fingono di tenere al tuo bene?

Tienilo un diario,ma al sicuro in un cassetto.Le dive non vivono più qui.

10:05 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Bentornato Matt...Scrivi ciò che vuoi, e non ascoltare le critiche invidiose di chi forse non sa raccontarsi scrivendo o parlandone e affoga la propria solitudine nell'alcol in un angolo buio..ossessionato dall'impossibile speranza che qualcuno accenda la luce e lo costringa ad aprirsi! A presto!! C_stò.

10:47 AM

 
Anonymous Anonimo said...

scrivi scrivi matt...
se questo è il tuo modo, va bene!!

11:33 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Per A, comprendo il significato di ciò che dici, però è una questione di domanda e offerta. C'è chi ha bisogno di leggere le storie altrui per consolarsi, per curiosità sulle vite altrui. E chi invece ha bisogno di mettere in vetrina i propri sentimenti, passioni, vita privata. se sei arrivato fin qui appartieni certo alla prima categoria, perchè altrimenti avresti potuto tranquillamente chiudere la pagina.
Il giudizio superficiale non fa bene a nessuno. Giò

3:58 PM

 

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