Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

giovedì, luglio 10

Melody Gardot a Bologna

Ieri sera in Piazza Verdi a Bologna ho visto il concerto di Melody Gardot, e mi piace farvela conoscere con questa cover di “Ain’t no sunshine” che ci ha regalato.

Nata nel New Jersey nel 1985, inizia giovanissima a suonare nei locali di Philadelphia con influenze che spaziano dal jazz al folk, dal pop al rock. All'età di 19 anni venne travolta mentre passeggiava in bicicletta da un SUV che svoltava contromano restando in coma tra la vita e la morte con lesioni alla testa e fratture varie su tutto il corpo. Durante i lunghi mesi passati in ospedale inizia una terapia basata sulla musica giacché l'incidente le aveva lasciato in eredità una forma di amnesia retrograda anche a breve termine che le impediva di ricordare qualunque cosa dopo una decina di minuti. Gli studi neurologici confermano infatti che la musica stimola l'area del cervello delegata a fissare i ricordi e casi come quelli della Gardot attestano i risultati positivi che si possono ottenere.

Musicalmente è piacevole, ma nulla di più. L’ho trovata tecnicamente interessante ma poco personale. Insomma un pò di jazz da piano bar, in salsa Norah Jones. Però ha un bel trio ad accompagnarla che si alternano a tromba, contrabasso e batteria.