Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

lunedì, giugno 9


Carrie Bradshaw, Samantha Jones, Miranda Hobbes e Charlotte York nel film SEX AND THE CITY, ci raccontano cosa succede dopo che hai trovato l’amore.
Perché se le ragazze ci avevano insegnato che è difficile trovarlo, adesso ci spiegano che l’avventura non è (quasi) mai finita.
Poi capire, come Samantha, che forse non era quello che cercavi, che le tue esigenze erano altre e altrettanto giuste dell’amore romantico.
Poi capire, come Charlotte, che è tutto meraviglioso come te lo immaginavi e basta solo crederci perché le cose si avverino.
Puoi capire, come Miranda, che non è tutto meraviglioso, facile e semplice come te lo immaginavi ma decidere di accettarlo per com’è e investirci energia per farlo crescere.
Per quanto riguarda Carrie … bhè lei capisce una verità sacrosanta che Tondelli aveva scritto anni fa: “Vedere il bello , accontentarsi del momento migliore , fidarsi di quest'abbraccio e non chiedere altro , perchè la sua vita è solo sua e per quanto tu voglia , per quanto ti faccia impazzire non gliela cambierai in tuo favore . Vedere il lato bello, fidarsi del suo addio, avere più fiducia nel tuo amore che non gli cambierà la vita...Fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle , l'amore è niente di più, sei tu che confondi l'amore con la vita".
Il film ci spiega senza pietà che l'amore ci chiede di essere un po' più coraggiosi, un po' più generosi e un po' più flessibili di quanto ci farebbe comodo essere. Amare significa vivere sul filo del rasoio più di quanto ci piacerebbe fare.
La lezione più difficile da imparare è che le persone hanno solo il loro tipo di amore da dare, non il nostro.

Le quattro “ragazzolone” ci dicono che l’amore è il più grande dei bisogni, riuscire a sperimentare l’amore è il più grande dei regali (Charlotte), perdere l’amore il dolore più grande (Carrie) e la privazione dell’amore la più grande delle punizioni (Steve).
Ma il film smaschera anche uno delle bugie più in voga nella nostra società: amare non deve coincidere con l’essere amati. Ma si può continuare ad amare anche chi non ci ama più (confermo!). O non ci ama nel modo giusto.

Insomma per essere un film leggero affronta un bel po’ di argomenti scottanti. Infatti ho trovato il film abbastanza diverso dalla serie TV. La scena in cui Carrie sfascia il bouquet da sposa contro Mr. Big (che in questo film ha nome, cognome e pure un indirizzo mail!) è molto forte, molto drammatica, molto da Meryl Streep. La cosa strana che il pubblico in sala rideva. E non si trattava di un riso amaro. Ma di una risata piena tipo quelle che si fanno guardando uno che cade durante le comiche mute.
Insomma avremo ancora bisogno di film del genere finchè la gente ride quando deve piangere, e piange quando avrebbe tutti i motivi per ridere. Si… me lo sono detto a me stesso.

Voto: 4 stelline (su cinque). Se non fosse stato ingolfato da marchi, pubblicità, e product placement forse avrebbe avuto il massimo dei voti.

Etichette:

2 Comments:

Blogger Alec said...

Bello sarebbe se l'amore fosse un rubinetto, che quando è ora.. tiè. te chiudo, e vàammmorìammazzato tiè.... e invece no, no per nulla. Invece c'è questo vuoto colmo di cose, di cose che mancano ma che vedi benissimo. Ed è profondo, lo sappiamo senza neppure doverlo misurare.

La scena in cui Sam imbocca Carrie mi ha fatto pensare a me e a te.

11:24 AM

 
Anonymous Anonimo said...

L'ho visto ieri sera e mi è piaciuto un sacco. Peccato che affoghi nella pubblicità, griffes & co.

Un saluto :)

8:32 AM

 

Posta un commento

<< Home