Chi mi conosce bene sa che dico sempre solo la metà di quello che vorrei dire e solo la metà della metà risulta comprensibile. Il che, lo ammetto, è una valutazione generosa delle mie capacità comunicative.

giovedì, dicembre 1

Giuro ceh questo sarà l'ultimo post dedicato alla Chiesa Cattolica... almeno per questa settimana. Ieri, in occasione, della giornata mondiale lotta all'AIDS il papa Benedetto XVI ha riconfermato la posizione secondo la quale castita e fedeltà sono sufficienti afermare la malattia.
Vi riporto il commento che ho lasciato sul sito www.tom-online.it dove spesso scrivo.
Scusate ma il desiderio è legato al cervello e ai neuroni. Lo proviamo perchè siamo esseri pensanti, perchè abbiamo delle terminazioni nervose. Il desiderio e lo sfogo della sessualità sono a detta di psicologi funzioni fondamentali per l’individuo, al pari di mangiare, bere e dormire. Particamente è come dire che per curare la pancetta non è necessario la palestra ma il totale digiuno, per mesi e mesi! A me questo vecchietto imbiancato mi sembra un pò balordo! Sarà per questo che spesso lo confondo con il maestro Donaisimento! Speriamo che anche in questa storia arrivi il Gabibbo a denunciare l’assurdità di certe parole. Inoltre: Uno studio effettuato negli Usa su un campione di 15.000 ragazzi tra i 12 e i 18 anni ha rilevato come l’88% di coloro che si ripromettono di rimanere vergini fino al matrimonio finisce invece per avere rapporti sessuali. Ma non finisce qui. Secondo lo studio, finanziato dal National Institutes of Health, gli adolescenti che proclamano la loro castità sono, inoltre, anche coloro che con minore probabilità utilizzano i preservativi, perché non hanno prestato attenzione all’informazione sull’argomento (e forse perchè ancora "qualche religione" lo considera un peccato). A causa della loro ignoranza circa le malattie sessualmente trasmesse, questi adolescenti con minore probabilità cercano l’aiuto del medico nel caso in cui le abbiano contratte. Peter Barman, della Columbia University di New York, che ha coordinato lo studio, è dell’opinione che i movimenti ideologici pro-castità non sono riusciti a riconoscere la realtà della sessualità nell’età dell’adolescenza, e l’intenzione di progettare interventi seri nei programmi di sanità pubblica tendono a fallire. Gli adolescenti che si sono impegnati all’astinenza, con molte meno la probabilità, rispetto agli altri, usavano gli anticoncezionali la prima volta che avevano un rapporto sessuale. La conseguenza era un maggior rischio di incorrere in malattie sessualmente trasmesse, ed una probabilità di incorrere in gravidanze indesiderate uguale a chi non si poneva problemi. I movimenti ideologici che predicano l’astinenza sessuale, ricorda Barman, oltre ad ignorare le evidenze della ricerca scientifica e sociale, hanno anche fallito proprio nello scopo che si prefiggevano di raggiungere precisano per risolvere. Soltanto il 40% degli adolescenti maschi aspiranti vergini avevano utilizzato un profilattico durante l’anno precedente rispetto al 59% di coloro che non si erano impegnati all’astinenza. Fra le femmine, la percentuale era del 47% contro il 55%. Lo studio ha evidenziato che chi si impegnava a rimanere vergine, riusciva a ritardare l’età del primo rapporto sessuale e del matrimonio e a ridurre il numero dei partner, ma non è riuscito a ridurre il tasso di incidenza delle malattie sessualmente trasmesse.

Come diceva Arbore...... meditate gente, meditate!